sabato 26 maggio 2018

La libertà


26/05/2018

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La società si preoccupa di trasformarti in un robot, non in un rivoluzionario, perché le è utile. È facile dominare un robot; è quasi impossibile dominare un uomo che conosce se stesso. Come si può dominare un Gesù? Come si può dominare un Buddha o un Eraclito? Non si sottometterà, non seguirà dettami. Si muoverà attraverso il proprio essere. Sarà come il vento, come le nuvole, si



muoverà come un fiume. Sarà selvaggio - naturalmente bellissimo, naturale, ma pericoloso per una società falsa. Egli non si adatterà. Se non creiamo nel mondo una società naturale, un Buddha rimarrà sempre un pesce fuor d’acqua, un Gesù sarà sempre destinato ad essere crocefisso.

La società vuole dominare; le classi privilegiate vogliono dominare, opprimere, sfruttare. Vorrebbero che tu rimanessi assolutamente inconsapevole di  te stesso. Questa è la prima difficoltà. I genitori sono parte della società, gli insegnanti sono parte della società, e i preti sono parte della società. La  società è ovunque, tutt’intorno a te. Fuggire sembra assolutamente impossibile. Come trovare una porta per ritornare alla natura? Sei circondato da ogni parte.

Non si può opprimere un uomo di conoscenza, e un uomo di conoscenza non può opprimere nessuno. Non può essere dominato e non vorrà dominare. Il dominio semplicemente scompare da questa  dimensione. Tu non riuscirai a possederlo ed egli non vorrà possedere nessuno. Sarà  libero e aiuterà gli altri ad essere liberi.

Questa difficoltà è addirittura più grossa della prima. Puoi evitare la società, ma come puoi evitare il tuo ego? Hai paura, perché un uomo di conoscenza semplicemente non pensa in termini di possesso, dominio, potere. È innocente come un bambino. Vorrebbe vivere totalmente libero, e vorrebbe che anche gli altri vivessero totalmente liberi.

Quest’uomo sarà una libertà all’interno del vostro mondo di schiavitù. Non vuoi essere sfruttato? Di certo, non vuoi essere sfruttato. Non vuoi essere tenuto prigioniero? Di certo, non vuoi essere tenuto prigioniero. Ma vuoi anche le altre cose? Non fare prigioniero nessuno? Non dominare, non opprimere e sfruttare? Non uccidere lo spirito, non ridurre una persona ad un oggetto?

Questo è difficile. E ricorda: se vuoi dominare, sarai dominato. Se  vuoi sfruttare, sarai sfruttato. Se vuoi che qualcun altro sia tuo schiavo, sarai reso schiavo. Sono due facce della stessa medaglia. Questa è la difficoltà nella conoscenza di se stessi. Altrimenti la conoscenza di se stessi sarebbe la cosa più semplice, la più facile. Non sarebbe affatto necessario fare sforzi.

Gli sforzi sono necessari a causa di questi due motivi e questi sono gli ostacoli. Osserva semplicemente queste due barriere, e inizia a farle cadere. Innanzitutto smetti di dominare, di possedere, di sfruttare e all’improvviso sarai in grado di uscire dalla trappola della società.

L’ego è il problema, è per questo che non puoi conoscere te stesso. E l’ego ti fornisce false immagini di te stesso. E se ti trascini dietro quelle immagini per molto tempo, avrai paura. Avrai paura, se cade l’immagine di te stesso, che cada anche la tua identità. Prima crei un volto falso e poi hai paura: se questo volto falso  cade,  chi  sarai  mai?  Diventerai  pazzo.  Hai  investito  troppo  in   questa immagine. Ognuno pensa a se stesso in termini così nobili, in termini così falsi; nessuno è d’accordo con te, ma alla fine il tuo ego pensa che tutti abbiano torto.

Hai un essere meraviglioso dentro di te, ma quella meraviglia non è alla periferia, è al centro. E per arrivare al centro devi attraversare la periferia. E non puoi evitarla, non c’è una deviazione per evitarla, la devi attraversare. Devi attraversare tutti quegli orrori, tutte le negatività: l’odio, la gelosia, la violenza, l’aggressività, e solo se sei pronto, se sei abbastanza maturo per attraversare la periferia, raggiungerai il centro. In questo caso la scena cambia.

Al centro sei Dio; alla periferia sei il mondo. Alla periferia non sei altro che una società in miniatura, sei l’intera storia di aggressioni e violenze, di  oppressione e schiavitù. Alla periferia, ricorda, sei la storia che appartiene a questo mondo. Ogni cosa ne è coinvolta; deve essere così, perché la mente non appartiene a te, è un prodotto sociale. Se riesci a penetrare questa periferia, questa società, questa storia, in questo caso al centro tu stesso sei Dio. In questo caso esiste una bellezza infinita, ma quella bellezza infinita non è violata dalla società, non è la periferia. A quel punto sei innocente come un neonato, fresco come la goccia di rugiada al mattino, assolutamente puro.

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