sabato 31 marzo 2018

OSHO: LA LEGGE DELLA MAGIA


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Ti voglio parlare di una delle più profonde leggi della vita. Forse non ci hai mai pensato prima. Hai sentito dire – tutta la scienza dipende da questo fatto – che alla base di tutto c’è la legge di causa ed effetto: tu crei la causa e ne segue un effetto. La vita è un rapporto causale. Metti il seme nella terra e germoglierà. Se c’è la causa, l’albero ne è la conseguenza. C’è il fuoco; se metti la mano nelle fiamme, ti brucerai. C’è la causa e seguirà l’effetto. Prendi il veleno e morirai. Tu prepari la causa e da questa ne deriva un effetto.
Questa è una delle leggi scientifiche fondamentali, che alla causa segue un effetto è il legame più intimo che esiste in tutti i processi vitali. La religione conosce una seconda legge, ancora più profonda di questa. Ma la seconda legge, più profonda, apparirà assurda a chi non la conosce e non ha mai provato a metterla in pratica.
La religione afferma: produci l’effetto e la causa seguirà. In termini scientifici questa è un’assurdità. La scienza afferma: se c’è la causa, ne consegue un effetto. La religione sostiene che è vero anche l’opposto: crea l’effetto, e ne consegue la causa.
C’è una situazione in cui ti senti felice: un amico, una persona amata è venuta da te. La situazione è la causa. Ti senti felice; la felicità è l’effetto. L’arrivo dell’amato è la causa. La religione afferma: sii felice e l’amato arriverà. Crea l’effetto e la causa seguirà.
Secondo la mia esperienza, la seconda legge è ancor più fondamentale della prima. Io ho provato, ed è successo. Sii felice e gli amici appariranno. Sii felice e tutto il resto ne consegue.

Gesù dice la stessa cosa con parole diverse: cerca il Regno di Dio, e tutto il resto seguirà. Il Regno di Dio è il fine, l’effetto. Lui dice: prima cerca il fine – il fine vuol dire l’effetto, il risultato – e la causa seguirà. È così che dovrebbe essere.
Non è vero solamente che se metti un seme nella terra ne ricaverai un albero; è anche vero che se c’è un albero, ci saranno milioni di semi. Se la causa è seguita dall’effetto, l’effetto è di nuovo seguito dalla causa. È una catena! Allora diventa un circolo – puoi iniziare da qualunque punto, dal creare la causa o dal creare l’effetto.
E io ti dico che è più facile creare l’effetto, perché esso dipende completamente da te, mentre la causa potrebbe non dipendere completamente da te. Se dico che posso essere felice solo se un certo amico è con me, allora dipendo da quell’amico, dalla sua presenza o assenza. Se dico che non potrò essere felice finché non avrò accumulato una certa ricchezza, allora dipenderò dal resto del mondo, dalla situazione economica e da tante altre cose. Potrebbe anche non succedere, e allora non sarò felice.
La causa è al di là di me. L’effetto è dentro di me. La causa è nei fattori circostanti, nella situazione – è all’esterno. L’effetto sono io! Se riesco a creare l’effetto, la causa seguirà.
Scegli la felicità – questo vuol dire che scegli l’effetto – e poi guarda cosa succede. Scegli l’estasi, e guarda cosa succede. Scegli di essere beato, e guarda cosa succede. La tua vita cambierà immediatamente e vedrai miracoli accadere intorno a te… perché ora hai creato l’effetto e le cause dovranno seguire.

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Sembra una magia. Puoi persino chiamarla: “La legge del magico”. La prima è la legge della scienza e la seconda è la legge della magia. La religione è magica, e tu puoi essere il mago. Ecco che cosa t’insegno io: ad essere un mago, a conoscere i segreti della magia.
Prova! Hai provato l’altro modo per tutta la vita – e non solo in questa vita, ma anche in tante altre. Ora ascolta me! Prova questa formula magica, questo mantra che ti sto dando. Crea l’effetto, e guarda cosa succede: sarai immediatamente circondato dalle cause, che seguiranno l’effetto. Non aspettare le cause; hai aspettato a sufficienza. Scegli la felicità e sarai felice.
Che problema c’è? Come mai non riesci a scegliere? Perché non riesci a operare in base a questa legge? Perché la tua mente, tutta la mente, che è stata educata dal pensiero scientifico, sostiene che se non sei felice e cerchi di esserlo, quella felicità sarà artificiale. Se non sei felice e cerchi di esserlo, sarà solo una recita, una finzione. Questo è ciò che sostiene il pensiero scientifico: che non sarà una felicità autentica, che starai solo recitando.
Ma tu non sai che l’energia vitale ha i suoi modi di operare. Se agisci con totalità, diventerà una felicità reale. Ciò che conta è che l’attore sia assente. Entra totalmente in ciò che fai, e non ci sarà alcuna differenza. Se invece agisci con poca convinzione, rimarrà un fatto artificiale.

Se ti dico di danzare e cantare ed essere estatico, e provi a farlo senza convinzione, solo per vedere cosa succede, tenendoti comunque un po’ da parte e continuando a pensare: è una cosa artificiale, ci provo ma non succede, non è una cosa spontanea – allora rimarrà una recita, una perdita di tempo.
Se provi, provaci con tutto il cuore. Non tenerti da parte, entraci totalmente e diventa il recitare – dissolvi l’attore nella recita, e guarda cosa accade. Diventerà autentico, e allora sentirai che è un fatto spontaneo. Non l’hai fatto tu; saprai allora che è accaduto. Ma se non sei totale, non può succedere. Crea l’effetto, sii totale in esso, e osserva i risultati.
Vi posso far diventare dei re senza regno; dovete solo agire come dei re, e agire con tale totalità che in confronto a voi persino il vero re sembrerà che stia solo recitando. Quando tutta l’energia va nell’azione, essa diventa realtà! L’energia rende tutto reale. Se rimani ad aspettare che il regno ti arrivi, non accadrà mai.
Persino per un Napoleone o per un Alessandro, che avevano creato vasti imperi, il regno non è mai arrivato. Sono rimasti infelici, perché non sono arrivati a comprendere la seconda legge della vita, la legge primaria e fondamentale. Alessandro voleva creare un regno più grande, un re più grande. Sprecò tutta la vita nel creare il regno, e poi non gli rimase il tempo per essere re. Morì prima di completare la sua opera.

Questo è accaduto a tanti. Il regno non può mai essere completo. Il mondo è infinito; il tuo regno rimarrà per forza di cose parziale. E con un regno parziale, come puoi essere un re totale? Il regno sarà necessariamente limitato, e con un regno limitato come puoi essere un imperatore? È impossibile. Ma tu puoi essere un imperatore; devi solo creare l’effetto.
Swami Ram, uno dei mistici di questo secolo, andò in America. Era solito definirsi Badshah Ram, l’imperatore Ram. Ed era un mendicante! Qualcuno gli disse: sei solo un mendicante, eppure continui a chiamarti imperatore. Ram rispose: non guardare ciò che posseggo. Guarda me. E aveva ragione perché, se guardi le cose, allora tutti sono mendicanti, persino l’imperatore che sarà solo un mendicante più grande, ecco tutto. Quando Ram esclamò: “Guarda me!”, in quel momento era un imperatore. Se avessi guardato, avresti visto l’imperatore.

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Crea l’effetto, diventa l’imperatore, sii un mago… e a partire da questo stesso momento – non occorre aspettare. Uno è costretto ad aspettare se il regno deve venire prima. Se devi prima creare la causa, allora devi aspettare e aspettare, e rimandare. Per creare l’effetto non occorre rimandare. Puoi essere l’imperatore in questo stesso momento.
Quando dico: “Sii l’imperatore e vedrai che il regno verrà”, è una cosa che ho imparato tramite la mia esperienza. Non ti parlo di una teoria o di una dottrina. Sii felice, e quando sei su quella vetta di felicità, vedrai che tutto il mondo è felice con te.
C’è un vecchio detto: ridi e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo. Se riesci a creare l’effetto e ad essere estatico, persino gli alberi, le rocce, la sabbia e le nuvole danzeranno con te; allora l’esistenza intera diventerà una danza, una celebrazione.
Ma dipende da te, dal fatto che sei capace a creare l’effetto. E io ti dico che è possibile. È la cosa più facile da fare. Sembra difficile perché non hai mai provato. Prova!

Osho, My Way: The Way of the White Clouds, # 3

venerdì 30 marzo 2018

La Norvegia progetta una città del futuro



Oslo, la capitale della Norvegia, potrebbe presto essere la città più orientata al futuro e sostenibile del mondo.
4 milioni di metri quadrati, nell’area dell’Aeroporto di Oslo, vedranno la costruzione di Oslo Airport City, città sostenibile e futuristica, alimentata interamente da energia rinnovabile e servita esclusivamente da veicoli elettrici.
La città, che verrà costruita in 30 anni, sarà la prima città aeroportuale energeticamente positiva con la capacità di vendere l’energia in eccesso agli edifici, alle comunità e alle città circostanti. Il luogo scelto per il progetto non è un caso: gli aeroporti non sono più costruiti intorno alle città principali, ora le città sono costruite intorno agli aeroporti.
Sostenuta dal passaggio “ambientalista” dei governi norvegesi, da un’economia basata sul petrolio a un’economia alimentata da energie rinnovabili, l’aeroporto di Oslo comprenderà caratteristiche a basse emissioni di carbonio e tecnologie verdi.
La città sarà basata su tecnologia, con piani per incorporare auto elettriche senza conducente, illuminazione automatica e tecnologia intelligente per servizi come la mobilità, i rifiuti e la sicurezza. L’aeroporto di Oslo, di proprietà del governo, è oggi l’aeroporto più digitalizzato d’Europa e dovrebbe essere il primo a gestire la sua prima flotta elettrica a partire dal 2025.
Per soddisfare la passione della Norvegia per lo sport e le attività all’aria aperta, OAC avrà molteplici  attività ricreative incentrate su un parco pubblico, oltre al tradizionale hub cargo e business. È previsto un centro città senza auto e i suoi cittadini non saranno mai più a cinque minuti di distanza dai mezzi pubblici. La città comprenderà anche la fornitura generosa di spazi verdi per la crescente forza lavoro dell’aeroporto, che si prevede che aumenterà da 22.000 a 40.000 persone entro il 2050.

Tomas Stokke Direttore del progetto afferma: “Questa è un’opportunità unica per progettare una nuova città da zero. Grazie a strategie di pianificazione urbana solide, come la percorribilità a piedi, densità adeguate, facciate attive e un centro città privo di auto, in combinazione con gli ultimi sviluppi tecnologici, saremo in grado di creare una città verde e sostenibile.  Sfruttando la posizione centrale nell’Europa settentrionale, una forza lavoro altamente qualificata e la vicinanza ad un aeroporto verde ed espansivo, OAC ha tutti gli ingredienti necessari per divenire un successo. Questo è il tipo di progetto più entusiasmante che possiamo fare come architetti e sono molto orgoglioso di esserne parte”.
Thor Thoeneie, Amministratore Delegato di Oslo Airport City: “Oslo Airport City sarà un catalizzatore per l’attività economica di alto valore in Norvegia. Ci aspettiamo che crei posti di lavoro a lungo termine e altamente qualificati, creando prodotti basati sulla scienza e la tecnologia e fornendo occupazione in servizi, quali l’assistenza sanitaria specializzata e l’istruzione e la formazione dei dirigenti”. Come sviluppatori di città a lungo termine con particolare attenzione alle soluzioni sostenibili e innovative, crediamo che il futuro dello sviluppo delle città aeroportuali in Norvegia e Oslo non sia una questione di se, ma quando!”.
La città dell’aeroporto di Oslo ha ricevuto un’autorizzazione di massima per lo sviluppo e alcune delle aree hanno autorizzazioni dettagliate. La costruzione della prima fase dovrebbe iniziare nel 2019/20, con il completamento dei primi edifici nel 2022.

giovedì 29 marzo 2018

Sannyas significa scappare dalla prigione …

29/03/2018

Il passato rende la tua vita comoda perché il passato è conosciuto, familiare, ti fa sentire a tuo agio.
Ma la vita non è mai il passato, è presente.
Il passato rappresenta ciò che non è più e la vita invece è ciò che è ora. La vita è sempre ora, qui e tutta la tua conoscenza viene dal passato. Cercare di vivere il presente attraverso il passato è il cammino del codardo, è calcolo …
Sannyas significa scappare dalla prigione …
Sannyas è una ribellione contro tutte le forme di schiavitù, è vivere la vita in assoluta libertà.
Vivere la vita in assoluta libertà senza le tradizioni, le convenienze, le religioni, le filosofie, le ideologie, vivere senza pesi è sannyas.
Ma sembrerà un modo folle al resto del mondo. La libertà sembra follia perché tutti vivono una vita di schiavitù.
Sannyas è scappare dalla prigione.
Per cui lo definisco un modo folle di vivere, un modo pieno di poesia, la via dell’amore.
La logica è cieca, l’amore ha gli occhi.
Solo l’amore può vedere l’ultima libertà che ci circonda, dentro e fuori.


OSHO


http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

mercoledì 28 marzo 2018

La mia città del futuro


di Beppe Grillo – Ci sono alcuni aspetti che non è possibile ignorare quando pensiamo alle nostre città. Abitiamo in questi bunker a cielo aperto, dove oramai è difficile uscire. Sono ambienti pensati nell’800, sono fatti per tante persone che lavorano.
Sebbene quest’ultima frase possa sembrare banale, non lo è. Le città dove viviamo sono immaginate per tante persone, ma non così tante come ce ne sono ora, nè per lo sviluppo urbano che si prevede. Oggi Roma è la 13esima città più trafficata al mondo (Milano è al 50esimo posto, Napoli 53, Torino 104), in media un cittadino romano passa 4 giorni e 4 notti ogni anno nel traffico.
Inoltre sono fortezze, bunker a cielo aperto, dove si rimane rinchiusi. Tutto ciò che abbiamo costruito nelle città è pensato per il lavoro, anzi per un certo di tipo di lavoro. Con le tecnologie già esistenti potremmo cambiare da domani l’aspetto delle nostre città. Roma per esempio spende più di 230 milioni all’anno solo per la manutenzione stradale e sue infrastrutture.
Ed è incredibile, chi lavora come impiegato passa dal computer di casa a quello dell’ufficio. Non ha senso. Potremmo far rimanere a casa questi dipendenti. Magari un po’ alla volta. Iniziando con 2 o 3 giorni alla settimana.
La maggior remora riguardo al lavoro da casa è per la produttività. C’è l’idea che lavorare da casa sia meno conveniente per le imprese. Tutto il contrario. Secondo una ricerca effettuata da British Telecom, un operatore telefonico britannico, con i suoi 10mila lavoratori da casa, ha il 20% in più di resa rispetto a chi lavora in ufficio.
Per quanto riguarda l’Italia, i dati diffusi dall’Osservatorio Smart Working del politecnico di Milano, lavorare da casa aumenta la produttività mediamente del 25%, raggiungendo picchi del 50% in più.
Il motivo riguarda il lavorare in un ambiente più comodo, tranquillo, senza distrazioni date da colleghi e continue riunioni (uno delle prassi più inutili delle imprese).
Ora immaginate con un cambiamento così semplice cosa accadrebbe dal giorno dopo: meno traffico, meno inquinamento e quindi meno spese per la manutenzione e la sanità, cittadini più tranquilli e felici. Si, perché spesso si guarda solo ai dati economici e mai alla qualità della vita. Abbiamo una vita sola, dovremmo cercare di spenderla nel modo migliore. Immaginate inoltre se le automobili in città fossero almeno tutte ibride.
Pensiamo poi al consumo della terra. Gli ambientalisti sono veramente preoccupati e anche gli agricoltori. Le nostre città sono costruite intorno alle strade, strade pensate per lavori e stili di vita di un secolo fa.
Gas a effetto serra: un enorme risparmio, perché le auto sono la più grande fonte di emissioni, e le città che non dipendono così tanto dalle auto ovviamente creano grandi risparmi. La riduzione della media di Km all’anno per nucleo familiare, potrebbe dimezzarsi, dai circa 26.500 per nucleo familiare, a circa 13.500. Questo avrebbe un enorme impatto non solo sulla qualità dell’aria e sulle emissioni di carbonio ma anche sul portafoglio delle famiglie. È molto costoso viaggiare così tanto. Le auto ibride potrebbero essere una buona via di mezzo. Oramai le tecnologie ci sono e le auto a disposizione consumano poco e sono affidabili. Forse costano ancora un po’ troppo, ma se fossero disponibili solo ibride, il loro presso scenderebbe di molto.
Perché non usare poi di più le gambe e le biciclette? Questa è una funzione delle nuove città che dovremmo costruire.
In città di questo tipo i mezzi pubblici potrebbero viaggiare tranquillamente. Quando Londra decise di far diventare il centro totalmente pedonale ci fu un aumento spropositato dell’efficienza di tutti i mezzi pubblici. Spesso sentiamo dire che il Comune dovrebbe aumentare il numero di mezzi pubblici e cosi i cittadini avrebbero la possibilità di abbandonare le loto auto. Ma in questo modo i mezzi pubblici arriverebbero ancor più in ritardo. Il traffico delle metropoli non è fatto, ne pensato per questo tipo di mezzi. Solo togliendo questa enorme mole di auto potremmo beneficiare di un aumento delle vetture pubbliche.
Los Angeles, ha deciso di trasformarsi in un ambiente più orientato al trasporto pubblico. Di fatto, dal 2008, hanno stanziato 400 miliardi di dollari per il trasporto pubblico e zero dollari per le nuove autostrade. C’è stato un’enorme trasformazione: LA diventa una città di pedoni e trasporto pubblico, non una città di auto.
In Cina c’è un’espansione ad alta densità senza controllo. Enormi edifici e un inquinamento terrificante. La maggior parte delle persone è costretta a girare le città con le mascherine. Il 12% del PIL della Cina viene speso a causa del suo impatto sulla salute. Non è davvero possibile continuare cosi, soprattutto per l’Italia che a dir di tutti dovrebbe vivere di turismo.
Con l’aumento dell’automazione della produzione, si lavorerà sempre meno e le nostre città non sono fatte per la grande scoperta che sconvolgerà il mondo: il tempo libero, il divertimento. Non hanno spazi del genere. Non è logico.
Pensiamo alla logica. Se solo un terzo delle persone ha una macchina, perché dedichiamo il 100 per cento delle strade alle auto? Se chiudessimo il 70 per cento delle strade alle auto e lo dessimo a tutti gli altri, in modo che il trasporto pubblico sia scorrevole, in modo che si possa camminare o andare in bici?
Camminare. Che bella parola. Una città non è bella se non è piacevole camminarci. Ne è un esempio Maidar Eco City, la città dal progettista tedesco Stefan Schmitz che si sta costruendo in Mongolia: la città sarà divisa in vari quartieri, ciascuno dei quali funzionerà come città autonoma all’interno di una città. Di conseguenza, ogni distretto avrà tutti i suoi servizi chiave entro un raggio di 600 metri. Le auto non saranno richieste dai futuri abitanti dell’ eco-città, né sono richieste; le strade principali di Maidar City – le arterie urbane – sono progettate esclusivamente per pedoni, ciclisti e mezzi di trasporto pubblico a propulsione elettrica.
Dobbiamo cambiare radicalmente l’idea di città che abbiamo in mente. Soprattutto perché le città diventeranno i nuovi Stati (a questo riguardo vi invito a leggere l’articolo di Robert Muggah).
In ogni caso voglio essere ottimista. La gente capisce quello che una città può e dovrebbe essere. Ora dobbiamo solo applicare quel che sappiamo.

venerdì 23 marzo 2018

MESSAGGIO DI OSHO ALL'UMANITA'

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più chiaro di così non si può...iniziamo ORA
“Due eventi devono avvenire nello stesso tempo: uno è un movimento mondiale contro le guerre; e il secondo un grande movimento a favore della meditazione, in modo tale che ogni individuo diventi più integrato, più profondo, più sensibile, più amabile, meno arrabbiato e meno violento. In questo modo l’individuo non supporterà più le guerre, sarà contrario alle guerre. Non è questione di salvare solo il mondo. I pochi anni che vi sono rimasti, dovete realizzare voi stessi, prima che distruggano tutta l’umanità e tutta la vita su questo pianeta. Non ci devono essere più guerre, perché le guerre non hanno più senso. Non vale la pena di salvare l’umanità così come è. Dobbiamo cambiare l’uomo; dobbiamo salvare l’uomo per poterlo cambiare. Tutti quelli che sono interessati in questo meraviglioso pianeta devono agire contemporaneamente in queste direzioni. In questo enorme universo questo è un pianeta unico, un piccolo pianeta, che è pieno di vita, e non solo pieno di vita, è pieno di coscienza e non solo pieno di coscienza, ma questo è il solo pianeta in un universo pieno di milioni di stelle e miliardi di pianeti, il solo pianeta che ha raggiunto l’esperienza della -Illuminazione-. Non dobbiamo permettere che la terra venga distrutta. La terra è il massimo della espressione dell’esistenza, è il picco più alto della esistenza. Se questa terra muore, tutto l’universo muore, senza più possibilità di vita, senza più possibilità di fare evolvere la coscienza e soprattutto, senza più la possibilità di un altro Buddha Gautama.” Osho Tudia

giovedì 22 marzo 2018

Amare se stessi

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Non ascoltare i preti: sono nemici dell'amore. Hanno insegnato alle persone a odiare se stesse e a odiare il mondo, poiché hanno insegnato che nasci già macchiato dal peccato, oppure che questa vita è solo una conseguenza di tutte le cattive azioni che hai compiuto in passato, per questo devi soffrire. Nessuna religione accetta che questa sia una vita di gioia e di celebrazione,  che sia un dono, una ricompensa per la quale non hai alcun merito, che non puoi affatto pretendere, poiché non te la sei minimamente guadagnata. Dunque, prima di tutto evita i preti. Ti hanno insegnato valori negativi rispetto alla vita. E il mio sforzo è ricondurti a un'affermazione della vita: ecco cosa significa per me amare se stessi, accettarsi in quanto non peccatori.

Osho

mercoledì 21 marzo 2018

NON ASPETTARE, ALZATI E METTITI IN VIAGGIO


Perché aspetti?
Aspetti che la vita ti faccia un miracolo?
Che le circostanze cambino in tuo favore ?

...aspetti chi? perche? quanto aspetti?
Se non ti alzi e diventi il tuo Dio... non puoi sperare che qualcosa cambi.

Se non cominci, niente si compierà.
Se non bussi, nessuna porta si aprirà.
Se non percorri la tua strada nessuna mappa ti porterà da nessuna parte.

I miracoli accadono solo quando fai il primo passo verso la tua realizzazione... verso un tuo sogno.

Nessuno ti porterà un pacco regalo, nessuno ti renderà felice.. se non tu stesso.
Perciò alzati.. mettiti in viaggio, il viaggio della tua felicità..
Naviga il mare delle tue emozioni.

Vivi ! ...non rimandare niente... non aspettare nessuno.
La tua mano è capace di disegnare i tuoi sogni, di scrivere il tuo destino.



Colette Haddad

La via del Transurfer 

http://altrarealta.blogspot.it/

sabato 17 marzo 2018

IL VERO SEGRETO DELLA FELICITA' E' LA RESILIENZA


IL VERO SEGRETO DELLA FELICITA' E' LA RESILIENZA....COS'E' E COME ALLENARLA.....

Il vero segreto della felicità è la resilienza: cos’è e come allenarla
ELISA CASTELLANO

La resilienza è la capacità di trovare un’occasione per essere felici nelle delusioni o nei fallimenti: ecco come allenare questa risorsa della mente.
In pratica, essere resilienti significa avere la capacità di trarre forza positiva dagli eventi più negativi e stressanti.

È una forza che arriva da dentro e che ci porta a trasformare il dolore in risorsa, tanto da trarre beneficio da quello che all’inizio sembrava solo qualcosa di negativo.

La resilienza, se allenata e sviluppata, cambia la prospettiva della vita perché ci mostra lati di noi stessi che non sono facili da cogliere in situazioni di vita positive.

Ecco come sviluppare la vostra resilienza e trarre positività anche dagli eventi peggiori.Non lamentatevi.
No alle lamentele. Non servono a niente se non a farvi concentrare sui lati negativi della situazione.

Piuttosto che pensare a quanto siete sfortunati, provate a concentrarvi sulle possibilità che possono aprirsi davanti ai vostri occhi.

Potreste cercare di risolvere la situazione valutando i mezzi che avete a disposizioni, oltre alla resilienza allenerete anche il vostro problem solving.


Evitate i giudizi.
Giudicare una situazione come sbagliata o additare un comportamento (nostro o altrui) definendolo dannoso, porterà a bloccare la nostra capacità di essere resilienti e quindi di trovare lati positivi.

Per questo motivo, potreste iniziare a guardare quell’evento negativo come qualcosa che contiene un messaggio e che può dire qualcosa di importante su di voi.


Cercate la vostra occasione.
Tutto quello che ci succede, contiene una possibilità di crescita. Anche la situazione peggiore e più stressante ha in sé un’importante occasione evolutiva.

Sono proprio gli eventi negativi infatti che offrono la spinta giusta per evolvere e per riscoprire in noi risorse e capacità che neanche pensavamo di avere.

Se vivessimo solo in condizioni positive, non potremmo scoprire quei lati della personalità che ci rendono più solidi.


Allenatela nel quotidiano.
Se volete trarre beneficio da questa importante risorsa, dovreste iniziare ad allenarla tutti i giorni.

Quando capita qualcosa di particolarmente stressante, ricercate un’altra visione della situazione.

Ad esempio, se siete bloccati nel traffico potreste cambiare la percezione di quel momento vedendolo come un’occasione per poter ascoltare la vostra musica preferita e cantare a squarciagola.

Questi piccoli esercizi, se eseguiti quotidianamente, vi porteranno ad avere una visione più ottimistica della vita.

E automaticamente a essere più felici.

condiviso da http://www.grazia.it/stile-di-vita/tendenze-lifestyle/resilienza-significato?amp=true
La resilienza, in realtà, è un termine che, nella scienza dei materiali, indica la proprietà che alcuni materiali hanno di poter ritornare come prima o di conservare la propria forma dopo che sono stati deformati o schiacciati. Il termine è stato preso in prestito anche dalla psicologia per indicare la capacità delle persone di superare eventi stressanti, di superare traumi, di continuare la propria vita dopo un’enorme difficoltà.


Chi possiede molta resilienza riesce ad affrontare meglio queste situazioni: sono persone ottimiste, flessibili, che sanno adattarsi bene a ogni condizione, che sanno lavorare insieme agli altri per migliorare le cose, che sanno prendere il buono da ogni situazione. Ma la resilienza è un’attitudine che può essere coltivata, come suggeriscono molti psicologi.

Bisogna cambiare il proprio atteggiamento di fronte alle avversità, impegnarsi per migliorare o cambiare le cose, avere una visione positiva di se, sapersi porre dei traguardi realistici pianificandoli giorno dopo giorno, bisogna imparare a lavorare in team e bisogna imparare a controllarsi.

https://www.bigodino.it/lifestyle/che-cose-veramente-la-resilienza.html


La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

mercoledì 14 marzo 2018

La risata ti libera.


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Ho appena parlato della risata, dei suoi poteri meditativi e medicinali. È certo che essa cambia la tua chimica interna: cambia le onde cerebrali e cambia l’intelligenza… diventi più intelligente. Parti della mente che erano rimaste addormentate, improvvisamente si svegliano. La risata raggiunge la parte più profonda del cervello, arriva fino al cuore. Chi riesce a ridere non può avere un attacco di cuore. Chi riesce a ridere non può suicidarsi. Chi riesce a ridere arriva automaticamente a conoscere il mondo del silenzio, perché quando la risata finisce, di colpo c’è silenzio. E quando la risata diventa più profonda, è seguita da un silenzio ancora più profondo. Di sicuro ti libera: dalle tradizioni, dagli inutili condizionamenti del passato. Ti dà una nuova visione della vita. Ti rende più vitale e radioso, più creativo.
Osho

lunedì 12 marzo 2018

La serietà è una malattia cancerogena! - Osho



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Oggi si ride solo quando c’è una ragione per farlo, quando qualcosa ci costringe a ridere. Se ti raccontano una barzelletta, tu ridi perché essa crea in te una forma di stupore, di meraviglia, una sorta di eccitamento. 

[...] E’ un modo psicologico, molto sottile per stimolarti. Io devo raccontarvi molte barzellette, perché temo che voi tutti abbiate la tendenza a essere seri. Vi devo eccitare, solo così vi scordate della serietà associata alla religione, vi dimenticate delle filosofie, delle teorie, dei sistemi di pensiero, e ritornate con i piedi per terra! 

Devo continuamente riportarvi coi piedi per terra, perché avete la tendenza a essere seri, a diventare sempre più seri… e la serietà è una malattia cancerogena!
Osho