martedì 26 aprile 2016

Il veleno della fede

26 APRILE 2016



 Una vecchia era molto malata. E, poiché viveva da sola nella sua casupola, si trovava in serie difficoltà. Un giorno, di primo mattino, due donne gentili, che sembravano essere profondamente religiose, vennero a trovarla: sulle loro mani erano tatuati i simboli sacri e tra le dita srotolavano i loro rosari. Subito si misero ad aiutare quell’anziana malata, dicendo: “Con la grazia di Dio tutto andrà a posto. La fede è un potere che non manca mai di aiutare”.

Quella vecchietta era di animo semplice, e si fidò di loro; a maggior ragione perché era sola e chiunque viva da solo ha la tendenza a fidarsi della gente. Stava soffrendo, e quando la gente è in difficoltà, si fida facilmente. Per l’intera giornata quelle due sconosciute si presero cura di lei; e poiché l’avevano aiutata e per tutto il giorno avevano parlato di religione, l’anziana rafforzò il suo senso di fiducia ancora di più.

A sera inoltrata, seguendo le istruzioni di quelle donne, si sdraiò sotto una coperta, lasciando che loro pregassero Dio per la sua salute. Fu acceso dell’incenso, la stanza fu spruzzata di acqua profumata e una delle donne, appoggiando le mani sulla testa della vecchia, iniziò a recitare un mantra sconosciuto. Poco a poco, al suono della musica acquietante del mantra, l’anziana scivolò nel sonno.

A mezzanotte si svegliò. La casa era immersa nel buio; e quando accese la lampada, la donna scoprì che quelle sconosciute se n’erano andate da tempo. Le porte della casa erano tutte spalancate e la sua cassaforte era stata forzata.

Di certo la sua fiducia aveva portato buoni frutti; non solo a lei, ma anche a quelle furbe malintenzionate. La cosa non è poi così sorprendente, perché la fede ha sempre portato ottimi frutti ai ladri!

La religiosità non presuppone alcuna fede, è semplice discernimento; non è nulla di cieco, è una cura dell’ego. Ma la comprensione è un ostacolo per coloro che vogliono sfruttare; ed è per questo che quella gente somministra il veleno della fede.

La conoscenza è una ribellione, e poiché è impossibile sfruttare un ribelle, la gente viene educata nella fede. Pensare con la propria testa rende libera una persona, la rende un individuo. Ma se vuoi sfruttare, hai bisogno di pecore, hai bisogno di seguaci deboli di mente; ragion per cui, il libero pensiero viene massacrato e la fede è nutrita. L’uomo è inerme; pertanto, nel suo sentirsi impotente e solo, accetta la fede. La vita è dolorosa; pertanto, per sfuggire a tutto ciò, ci si rifugia tra le braccia di una qualsiasi fede o credenza. 

Inevitabilmente questo stato di cose offre un’occasione d’oro a chi vuole sfruttare e depredare. La religione è nelle mani di manigoldi egoisti ed è per questo che nel mondo non c’è alcuna religiosità. Finché la religione non sarà libera dalla fede, la vera religiosità non potrà mai nascere.

Solo quando la religione si accompagna a una capacità di discernere libera da qualsiasi compromesso, ci sarà libertà e nasceranno verità e forza d’animo.

La religiosità è potente, perché la capacità di pensare e discernere è potere. La religiosità è luce; ed è luce perché l’intelletto è una luce. La religiosità è libertà, perché la comprensione è libertà.

Osho: Crea il tuo destino

Nessun commento :

Posta un commento