venerdì 18 marzo 2016

Osho: un approccio individuale



18 MARZO 2016
 
Il mio sforzo è quello di lasciarti solo con la meditazione, senza che ci siano mediatori tra te e l'esistenza. Quando non sei in meditazione sei separato dall'esistenza, e questa è la tua sofferenza. La meditazione non è altro che l'eliminazione di tutte le barriere, i pensieri, le emozioni, i sentimenti che creano un muro tra te e l'esistenza. Nel momento in cui le barriere cadono, ti ritrovi in sintonia con il tutto; non solo in sintonia, scopri in realtà di essere il tutto.

Quando una goccia di rugiada scivola dalla foglia del loto nell'oceano, non scopre di essere parte dell'oceano, ma di essere essa stessa l'oceano. Questa scoperta è la meta suprema, la realizzazione più alta. Non c'è niente che la superi.

I miei metodi possono essere usati in gruppo, ma il gruppo non è necessario; puoi usarli anche da solo. Ogni gruppo può diventare una dipendenza – finisci per poter lavorare solo all'interno del gruppo. Al di fuori di esso, ritorni al tuo modo di essere normale. Quando sei nel gruppo sei una certa persona; quando lo lasci, sei una persona diversa.

Non voglio che la mia gente sia dipendente. Va benissimo avere piccoli gruppi, ma i metodi che vi ho dato sono individuali – puoi lavorare da solo. Non hai bisogno che qualcuno ti osservi, perché il mio metodo è che devi essere tu l'osservatore.

Sotto gli occhi di qualcuno che ti osserva, per paura di qualcuno – e certo quando ti osserva Gurdjieff – non puoi sfuggire, ma è una specie di schiavitù. Anche se ti sta conducendo verso i livelli più profondi della tua energia, è una forma di violenza, di costrizione, di schiavitù. In una situazione del genere ti riesce possibile fare quasi l'impossibile. Ma quando Gurdjieff non è presente, diventi una persona comune, esattamente come eri prima.

Ciò è accaduto a quasi tutti i suoi discepoli. Anche se hanno formato piccoli gruppi, rimangono tutti mediocri, rimangono gli stessi. Invece di aiutarsi a vicenda a svegliarsi, si danno una mano per addormentarsi. Quando uno inizia a russare, invece di funzionare come una sveglia, aiuta anche te a russare.

Può funzionare in entrambe le direzioni. Il gruppo può essere uno spazio in cui puoi diventare più sveglio; e può essere uno spazio in cui puoi addormentarti ancora di più. Dato che, dopo la morte di Gurdjieff, le persone si addormentavano sempre di più nei suoi gruppi, ora quei gruppi sono scomparsi. La gente ha cominciato a muoversi per proprio conto. Ma non è possibile fare i suoi metodi da soli. Questa è veramente un tipo di schiavitù spirituale.

Il maestro non può garantirti che rimarrà con te per sempre; a un certo momento dovrà andarsene. E allora non dovrai essere lasciato in uno spazio in cui non puoi funzionare senza di lui. Per questo è necessaria una preparazione: già dall'inizio, devi lavorare da solo. Anche se lavori all'interno di un gruppo non sei dipendente dal gruppo; il tuo lavoro, il tuo metodo, è di base un metodo individuale.

Quindi il mio è un approccio individuale. Non ti do i metodi di una scuola; ti do metodi individuali che possono essere fatti con amici, e che possono essere fatti da soli. In questo modo sei libero. Non c'è modo di fare cattivo uso di ciò che ti ho detto. E il testimoniare è un fenomeno puramente individuale.

Osho

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