sabato 17 gennaio 2015

Osho: Sorridi dall'ombelico




 Ogni volta che sei seduto e non hai nulla da fare,
rilassa semplicemente la mascella inferiore e apri
leggermente la bocca. Poi inizia a respirare con la
bocca, ma non farlo in modo profondo. Lascia che
sia il corpo a respirare, in questo modo il respiro
sarà leggero e diventerà sempre meno profondo.

 Quando avrai la sensazione che è diventato leggerissimo,
e la bocca è sempre aperta, con la mascella
inferiore rilassata, tutto il tuo corpo si rilasserà profondamente.

 In quel momento inizia a percepire un sorriso: non
sul volto, ma tutt'intorno al tuo essere interiore. Ci
riuscirai: non è un sorriso che affiora sulle labbra, è
un sorriso esistenziale che si diffonde solo all'interno.
  
Provaci questa notte, e saprai di cosa si tratta... infatti, 
non può essere spiegato. 

Non sarà necessario che tu sorrida con le labbra, sul viso può non trasparire nulla. Sorridi come se lo facessi dall'ombelico; è
l'ombelico che sorride: è un sorriso, non una risata,
per cui si tratta di qualcosa di molto delicato, di
morbido e di fragile; del tutto simile a una rosellina
che si apre nell'ombelico, la cui fragranza si diffonde in tutto il corpo.
  
Nel momento in cui avrai compreso in cosa consiste
questo sorriso, potrai restare felice ventiquattr'ore
su ventiquattro. E ogni volta che sentirai di aver perso
quella felicità, chiudi semplicemente gli occhi e afferra di nuovo quel sorriso... di nuovo sarà presente.

 Durante il giorno lo potrai riafferrare tutte le volte che vuoi... è sempre presente! 


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