lunedì 10 settembre 2012

CENTRATI NELL'HARA

 Hara
 Quando non hai niente da fare, siediti in silenzio e vai dentro di te, lasciati cadere nella pancia – proprio due pollici sotto l’ombelico – e rimani lì. Questo produrrà una perfetta centratura delle tue energie vitali. Devi solo guardarci dentro e si metterà in funzione, comincerai a sentire che la tua intera vita si muove attorno a quel centro. La vita ha inizio dall’hara e finisce nell’hara. Tutti i centri del nostro corpo sono distanti, l’hara è esattamente nel centro. Lì siamo stabili, in equilibrio... una volta diventato consapevole dell’hara, inizieranno ad accadere molte cose. Per esempio, più ti ricordi dell’hara e meno penserai. Il processo del pensiero diminuirà automaticamente, perché l’energia non andrà alla testa, andrà verso l’hara. Più attenzione dai all’hara e più scoprirai che in te sta formandosi una certa disciplina. Si produce in modo naturale, non deve essere imposta. Più sei consapevole del centro dell’hara, meno paura avrai della vita e della morte, perché esso è il centro della vita e della morte. Una volta entrato in sintonia con l’hara, potrai vivere coraggiosamente. Il coraggio nasce da lì – meno pensieri, maggiore silenzio, meno momenti incontrollati, disciplina naturale, coraggio, stabilità ed equilibrio.


fonte Osho Times febbraio 91


Centrarsi nell'hara

Sei in attesa che ti estraggano un dente del giudizio, oppure di quel colloquio di lavoro che potrebbe cambiare completamente il corso della tua vita. Hai la bocca secca e ti sudano le mani; non sei sicuro, nel caso la nausea che senti salire dallo stomaco aumentasse ancora, se le tue gambe ce la faranno a portarti in tempo alla toilette. Situazioni dei genere ti sono anche troppo familiari? Spesso ti sembra di cadere a pezzi? Questa tecnica può trasformare la tua vita. Sia che i venti del cambiamento ti facciano perdere del tutto la rotta, o ti portino solo un po' fuori centro, questo 'centrarsi nell'hara' ha sicuramente il suo posto preciso fra i tuoi strumenti. L'hara è il punto energetico che si trova circa due dita sotto l'ombelico...

il centro dal quale entriamo nella vita e dal quale, morendo, usciremo dalla vita. Questo è così il centro di contatto tra il corpo e l'anima. La sera, quando vai a letto, sdraiati e metti entrambe le mani due dita sotto l'ombelico e premi leggermente. Poi comincia a respirare, profondamente, e sentirai quella parte salire e scendere al ritmo del respiro. Senti tutta la tua energia in quel punto, come se ti stessi restringendo sempre di più, sempre di più, fino a diventare tu un piccolo centro - un'energia molto concentrata.

Basta che tu faccia questo esercizio per dieci, quindici minuti, e poi addormentati. Può succedere anche che scivoli nel sonno mentre lo stai facendo. Va molto bene, perché così la centratura resterà per tutta la notte. L'inconscio continuerà ad andare a centrarsi là.

Così per tutta la notte, senza saperlo, entrerai in molti modi in profondo contatto con quel centro.

Al mattino, appena ti accorgi che sei sveglio, non aprire subito gli occhi. Metti di nuovo le mani su quel punto, premi un po', comincia a respirare profondamente, senti nuovamente l'hara.
Fallo per dieci, quindici minuti e poi alzati.
Ripetilo tutte le sere e tutte le mattine.
Entro tre mesi comincerai a sentirti centrato.
E' veramente essenziale avere una centratura, altrimenti ci si sente frammentati, non interi. Proprio come in un puzzle - tanti pezzetti e non un insieme, non un tutto. E' una brutta situazione: senza un centro si può anche tirare avanti, ma non si può amare.
Senza centro puoi continuare a ripetere le solite cose della tua vita, ma non sarai mai creativo. Vivrai al minimo. Il massimo non sarà alla tua portata. Solo centrandosi si può vivere al massimo, allo zenith, alla sommità, al culmine, e non c'è nessun altro modo per vivere una vita reale.OSHO

TRATTO DA: "A Rose is a Rose is a Rose"

Re Interiore: CENTRATI NELL'HARA

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