sabato 30 giugno 2012

I BENEFICI DEL PISTACCHIO

 

La pianta del pistacchio appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae, può raggiungere un'altezza che può superare i dieci metri ed è originaria del Medio Oriente; il suo nome scientifico è "Pistacia vera".

Il frutto del pistacchio è un frutto secco dal caratteristico colore verde ed è racchiuso in un guscio rigido dall'aspetto legnoso; in commercio si possono trovare freschi oppure tostati e si prestano, oltre ad essere consumati direttamente, per la preparazione di altri alimenti, tra cui i gelati.

I principali paesi produttori di pistacchi sono l'Iran, la California e la Turchia; in Italia viene coltivato con successo in Sicilia dove troviamo i rinomati pistacchi del Bronte, cittadina in provincia di Catania, dove hanno acquisito il marchio D.O.P. .


I pistacchi sono costituiti per il 3,9% da acqua, per il 20% da proteine, 27% da carboidrati, 3% da ceneri, 10% da fibre, 27% da carboidrati, 7,60 da zuccheri e per l'1,5% da amido.
Discreta la presenza di minerali, tra cui annoveriamo: calcio, fosforo, potassio, ferro, zinco, magnesio, manganese, fluoro e rame.
Per quanto riguarda le vitamine troviamo la vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, la vitamina C e la vitamina E.

Sul fronte degli aminoacidi l'argininal'acido aspartico e l'acido glutammico sono quelli presenti in maggior quantità, a seguire troviamo la fenilalanina, la serina e la valina.



Proprietà Curative e Benefici dei Pistacchi

Come tutta la frutta secca il pistacchio è in grado di favorire l'abbassamento della percentuale di colesterolo nel sangue riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari; infatti la maggior parte dei grassi contenuti nei pistacchi sono monoinsaturi, che a differenza dei grassi saturi contenuti nelle carni rosse, hanno effetti benefici sul fronte della riduzione del colesterolo "cattivo".


Grazie al suo contenuto di vitamina A, di ferro e di fosforo, il pistacchio è un alimento molto indicato come ricostituente del sistema nervoso e sempre grazie alle proprietà di molte sostanze contenute nel pistacchio, come ad esempio gli isoflavoni ed alcuni acidi organici, l'organismo umano, tramite l'assunzione di pistacchi, è in grado di rafforzare le proprie difese nei confronti degli attacchi dei tanto temuti radicali liberi.
Il pistacchio contiene polifenoli con proprietà antiossidanti ed è stato dimostrato, tramite sperimentazione, la sua capacità di lenire le infiammazioni, di combattere i batteri e i funghi.


Secondo le ultime ricerche condotte dalla American Association for Cancer Research Frontiers, pare che mangiare una ventina di pistacchi al giorno contribuirebbe a ridurre il rischio di insorgenza del tumore al polmone.
Una nuova ricerca pubblicata on-line su Molecular Nutrition & Food Research, indica che i composti bioattivi presenti nei pistacchi hanno proprietà antinfiammatorie.
L’olio di pistacchio per esempio diminuisce i livelli di IFIT-2, un marcatore delle infezioni, intese come complesse reazioni biologiche agli stimoli nocivi provenienti da agenti patogeni, cellule danneggiate ed irritate, sovente associate a molte malattie croniche ed a disturbi come obesità e tumori.


Gli esperimenti sono stati condotti trattando con olio di pistacchio particolari cellule del sistema immunitario dei topi, i macrofagi, il cui compito nell’organismo è quello di aggredire e distruggere le cellule estranee e gli intrusi, che sono risultate ridurre il marcatore, influenzando significativamente i geni coinvolti nella risposta immunitaria e quindi la risposta difensiva contro i batteri, grazie proprio alle molecole bioattive presenti nei pistacchi. fonte link

Pistacchi verdi di Bronte


Il pistacchio prodotto in questa provincia siciliana presenta della caratteristiche che lo distinguono sia per la qualità, sia per la grandezza, dagli altri tipi di pistacchio prodotti nelle altre parti del mondo; il suo sapore quando fresco è estremamente gradevole, è un frutto molto pregiato che riscontra una grande approvazione anche all'estero dove viene esportato, soprattutto nei paesi europei e nel Giappone grazie alle sue notevoli dimensioni e all'intensa colorazione verde.


Le calorie del Pistacchio
Tra tutta la frutta secca il pistacchio è quella che fornisce il maggior apporto calorico; infatti ogni 100 grammi di parte edibile si hanno 680 calorie rese.

fonte link
La disfunzione erettile si cura con il pistacchio
UN RIMEDIO NATURALE – La disfunzione erettile, come è noto, è un problema che affligge molti uomini. Un aiuto concreto arriva loro dai farmaci anti-impotenza: Viagra, Cialis e Levitra. Tuttavia oggi esiste anche un altro rimedio ben più naturale: il pistacchio. I pistacchi, che altro non sono che i semi del frutto della pianta Pistacia vera, sono risultati essere efficaci contro la disfunzione erettile. A rivelarlo è uno studio condotto da alcuni ricercatori turchi e pubblicato sull’International Journal of Impotence Research . In esso viene affermato appunto che i pistacchi, presi in piccole porzioni, favoriscono la funzione erettile nell’uomo.
100 GRAMMI AL GIORNO – Lo studio, coordinato dal dottor M. Aldemir, ha coinvolto un gruppo di 12 uomini tutti con diagnosi di disfunzione erettile da oltre un anno. Nel periodo di follow-up nella dieta giornaliera dei partecipanti sono stati introdotti 100 grammi di pistacchi. Gli uomini sono stati quindi monitorati dai ricercatori. Si è così osservato che coloro che hanno assunto 100 grammi di pistacchi al giorno, hanno ottenuto miglioramenti sul piano sessuale: gli eventi in cui si verificano problemi di disfunzione erettile sono diminuiti. Tuttavia, sebbene tramite l’indagine si siano riscontrati effetti positivi sulla disfunzione erettile, si tratta comunque di un’analisi di piccole dimensioni. Sono quindi necessari test più approfonditi in grado da poter eventualmente confermare le ‘miracolose’ proprietà che il pistacchio ha sulla disfunzione erettile.
PROPRIETA’ BENEFICHE DEI PISTACCHI – Le caratteristiche benefiche del pistacchio non si limitano alla cura della disfunzione erettile. I pistacchi sono infatti anche in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari. Grazie alla vitamina A, al ferro e al fosforo di cui è ricco, il pistacchio è indicato quale ricostituente per il sistema nervoso. Il pistacchio possiede poi polifenoli dalle proprietà antiossidanti capaci di lenire le infiammazioni, combattere i batteri e i funghi. Infine, secondo recenti ricerche promosse dalla American Association for Cancer Research Frontiers, mangiare circa 20 pistacchi al giorno contribuisce a scongiurare l’insorgere di tumori ai polmoni.Altra Realtà: I BENEFICI DEL PISTACCHIO

martedì 26 giugno 2012

IL MOVIMENTO A FORMA DI OTTO

 
 el sapere taoista la forma dell otto indica il movimento energetico dello Yin e dello Yang, le due polarità complementari, che porta alla loro fusione in un'unità equilibrata di dare e ricevere, finalizzata alla creazione della bellezza e dell'armonia, simulando con il corpo fisico e con l'intenzione il movimento a forma di otto, possiamo entrare in contatto con gli aspetti non fisici del nostro essere (sia mentale che spirituale) e. in tel modo, agevolare l'armonizzasione dellntero sistema energetico.

Esercitando il nostro corpo fisico a compiere movimenti a forma di otto, riproduciamo il modello ondulatorio a doppia elica del DNA contenuto in ciascuna nostra cellula e, grazie agli impulsi generati da tali movimenti, gli "comunichiamo" che non soltanto lo accettiamo e lo rispettiamo, ma che proviamo affitto per lui!

Il Movimento a Forma di Otto può essere praticato ovunque, in qualsiasi momento......

Eretti, divaricate le gambe in modo che i piedi si trovino in corrispondenza delle spalle, le braccia stese lungo i fianchi, sciolte, il corpo completamente rilassato. Tenendo fermi i piedi, ruotate il bacino in avanti, indietro e sui lati, a formare un otto. Potete aiutarvi nell'esercizio immaginando di dover tracciare un otto sul pavimento o sul terreno con un lungo gesso invisibile.

Trasferite l'attenzione alla regione pelvica, in modo da mantenere la consapevolezza fissa sul flusso continuo del movimento stesso: Godetevi questa sensazione! Danzate l'hula hula!

Senza muovere i piedi o interrompere la rotazione del bacino, disegnate un otto con la mano sinistra, ruotando il polto. Trasferite la consapevolezza del movimento a forma di otto alla mano ed al polso sinistri.

Quando questi ultimi si muoverano in modo fluido assieme al bacino, cominciate a muovere ad otto anche la mano ed il polso destri e trasferite l'attenzione in quella zona.

A questo punto, concentratevi sulle spalle, muovetele ad otto. Passate poi al capo.
Senza cambiare posto, lasciate che tutto il vostro corpo danzi il Movimento a Forma di Otto. Siate consapevoli del vostro corpo che si lascia assorbire dal puro piacere del movimento disinibito, come se si stesse trasformando esso stesso nel modello ad otto. Godetevi questa esperienza per qualche minuto, finchè non vi sentirete rinvigoriti e galvanizzati.

Il trasferimento della consapevolezza in diverse zone del corpo vi permette di sviluppare una tecnica sciamanica vitale. Il culmine dell'esercizio si raggiunge quando tutto il corpo è in movimento e si esperisce il movimento stesso.

Kenneth Meaddows "La Via degli Sciamani", ed. Armenia
Re Interiore: IL MOVIMENTO A FORMA DI OTTO

venerdì 22 giugno 2012

MEDITAZIONE E MASTURBAZIONE


La scienza medica ha stabilito con assoluta evidenza il fatto che la masturbazione non conduce alla pazzia. Ma le religioni continuano a ripetere che troppa masturbazione distrugge l’intelligenza e conduce a una morte prematura.
Ebbene, nessuno può masturbarsi troppo: è impossibile. È possibile masturbarsi solo quel tanto – nel tuo corpo c’è solo una certa quantità di sperma e puoi rilasciare solo quel tanto – di più non puoi. Qualsiasi cosa tu faccia, non puoi produrre immediatamente altro sperma. Ci vuole tempo. Esiste quindi una prevenzione naturale al farlo troppo, e se i monaci di tutte le religioni mi ascoltassero, direi loro: “Masturbatevi e meditate”.
Potrei anche intitolare un libro: La meditazione attraverso la masturbazione. Se è possibile giungere alla supercoscienza attraverso il sesso, perché non si dovrebbe giungere alla meditazione attraverso la masturbazione? È sicuramente possibile. Occorre semplicemente guardare con occhi nuovi.
Quando una persona si sta masturbando e inizia a sentire che sta per raggiungere uno stato orgasmico, i suoi pensieri scompaiono. Sperimenta lo stesso stato orgasmico che accade facendo l’amore con una donna. Non c’è differenza. A livello biologico non c’è differenza. Che lo sperma venga rilasciato in un meccanismo, in un corpo o da qualche altra parte, non ha alcuna importanza. Si tratta di portare la tensione sessuale al suo compimento, il che è più facilmente attuabile con la masturbazione, poiché con una donna anche l’altro è presente. Nella masturbazione tu sei il padrone.
Puoi andare piano, o in fretta, puoi arrivare all’orgasmo molto lentamente. Lo stato orgasmico è meditazione, diventane consapevole. Da solo sarà più facile, perché non c’è nessun altro che ti disturba, sei tu, solo.
Perciò fai sapere al mondo intero che la masturbazione non porta alla pazzia; il celibato può condurre alla pazzia, non la masturbazione.
E se gli omosessuali non provano interesse per le donne, allora forse la masturbazione è più vicina alla natura dell’omosessualità. E la masturbazione può essere unita alla meditazione.
Sto dicendo queste cose per il tuo bene, perché ti troverai di fronte a questi problemi e non dovrai commettere gli stessi errori di sempre. Se vedi un bambino che si masturba, non commettere la stessa sciocchezza che viene fatta ovunque. Digli semplicemente: “Va benissimo. Medita anche, e ne riceverai più piacere. E non c’è niente di sbagliato, perciò non c’è bisogno che ti nasconda”. Ma l’uomo è un tale vigliacco. Non è in grado di affrontare la realtà…
Puoi unire molto facilmente meditazione e masturbazione, e ne riceverai molta gioia. Se la meditazione viene associata a una grande gioia, la tua intera esistenza sarà diversa. Tutte le religioni hanno fatto l’esatto opposto. Hanno distrutto la tua gioia e ti hanno insegnato la meditazione, perciò la meditazione non ottiene risultati. Puoi riuscire solo se è un’esperienza gioiosa, perché allora non collegarla con una gioia biologica tanto facilmente disponibile? Ma la gente mi vuole uccidere, vuole assassinarmi perché dico queste cose, anche se mi limito a ribadire fatti assolutamente scientifici.
tratto da: Osho, The Last TestamentVol. 2, # 23
Re Interiore: MEDITAZIONE E MASTURBAZIONE

L'ATTENZIONE E' LA PORTA D' ORO


 L’Attenzione – l’ESSERCI – è il Segreto degli Alchimisti.
L’ATTENZIONE DI SALVATORE BRIZZI

L’Attenzione abita il Momento. L’Attenzione è fuori dal tempo, silenziosa, non mentalizzabile. L’osservatore infatti non ha mai nulla da dire su ciò che osserva. L’osservazione non è un’azione, è uno stare. Ciò che davvero sei, si trova alle spalle di ciò che pensi di essere. Osservare non significa pensare; l’osservazione è lo sfondo immutabile su cui avviene ogni pensare. Il trucco sta nel ricordarselo costantemente. Un risvegliato è qualcuno nel quale l’attività mentale del pensare e la coscienza di sé (=l’osservatore) sono divenuti due fenomeni ben distinti. Il risvegliato si è allontanato dalle funzioni interne della macchina biologica e si è identificato con la coscienza di sé, l’anima, il puro ESSERCI. L’Attenzione – l’ESSERCI – è il Segreto degli Alchimisti. Il mio unico compito in quanto guerriero – in quanto Figlio del Momento – è portare l’Attenzione del mio ESSERCI sull’attività della macchina biologica. In virtù della costante osservazione, a un certo punto le funzioni della macchina cominciano a essere percepite come “esterne” a me. Ciò significa che sono sempre meno schiavo dell’apparato psicofisico e mi sto identificando con l’ESSERCI. Far precedere qualunque altra attività a questa, sarebbe follia. Ogni atto che non origina dall’ESSERCI è un atto scomposto, insensato; è come una persona che tenta di uscire dalle sabbie mobili tirandosi per i capelli. Tuttavia, pur sapendo questo, dobbiamo continuare ad agire ogni giorno nel mondo. Ma il saperlo fa già la differenza. Questo ESSERCI è Pace. La Pace non può essere cercata in una situazione esterna. La Pace non è assenza di guerra, come credono i moderni. La Pace è uno stato di totale rilassamento, uno stato di non-identificazione con l’attività caotica della mente. Tutti noi possiamo divenire capaci di procurarci Pace a volontà, tutte le volte che lo vogliamo e in qualunque circostanza. Otteniamo questo stato di libertà quando siamo capaci di contattare la Pace che si trova in qualunque momento, anche adesso mentre stiamo leggendo, negli anfratti più profondi del nostro essere. Proprio in quei luoghi dove non portiamo mai l’Attenzione.

L’Attenzione continuamente rivolta al momento presente è la nostra salvezza. In questo modo le sofferenze, le tribolazioni, le preoccupazioni… divengono oggetti differenti da ciò che noi veramente siamo, vengono ridimensionate e collocate al loro posto: nel guscio esterno. Noi diveniamo lo sfondo immutabile e pieno di Pace sul quale accadono tali increspature superficiali e prive di reale importanza. Ogni preoccupazione di oggi, ci farà un giorno sorridere. Rivolgere l’Attenzione al momento presente e rivolgere l’Attenzione al proprio corpo… significano la stessa cosa. Vedremo più avanti come sia preferibile focalizzarsi proprio sul corpo al fine di ottenere risultati più rapidi. Il mio ESSERCI è al di fuori del tempo e si può esprimere solo nel Momento e solo in QUESTO momento. Io non trovo me stesso nelle funzioni della mente, ma solo nella Pace che staziona al di sotto di questo funzionare. Stare nel presente è la Via per accostarsi a sé. Passato e futuro mi riagganciano al lavorìo della mente, mentre l’Istante mi conduce in una dimensione superiore, non contemplata dalla mente e da cui la mente rifugge, perché nel momento presente la mente non ha più spazio e non può muoversi a suo piacimento come è abituata a fare nei ricordi e nelle anticipazioni. Il momento presente è la Porta d’Oro che conduce a me e alla mia Pace. Occorrono perseveranza, forza di Volontà e Amore per se stessi. Amore per il proprio sonno. Sì… anche amore per il proprio sonno. Il rifiuto del sonno non può che essere mentale, e ci ricaccia nel sonno stesso. Solo l’amore per il sonno della macchina la sveglia, il fastidio verso le sue abitudini la tiene addormentata. L’Attenzione è perseverante, inamovibile… ma allo stesso tempo morbida e compassionevole. Il mondo esterno, attraverso le sensazioni, ci distrae e ci seduce. Questo tiene la coscienza identificata con la macchina biologica e addormentata al suo interno. Allora il mio ESSERCI e la

macchina divengono un tutt’uno inscindibile. Per cui posso affermare che “io sono la macchina”. Mentre passeggiamo per strada e stiamo conducendo inumani sforzi per restare presenti a noi stessi, è sufficiente un rumore, un’automobile che passa, una persona che ci urta… per distrarci dalla nostra Presenza. Per portarci “fuori di noi”, talvolta anche per ore. L’Attenzione è la nostra salvezza, ma è anche un fiore delicato, una farfalla che si posa sul palmo della nostra mano. Basta un fremito della pelle e vola via… ed è persa. L’Attenzione applicata a lungo su ogni attività della macchina porta INEVITABILMENTE al Risveglio, ossia alla separazione fra l’attività mentale e la coscienza di tale attività. Io non parlo di filosofia, ma di pratica. O meglio, per me a un certo punto la filosofia – che è stata la mia grande passione giovanile – deve necessariamente sfociare nella pratica. Tutto ciò che hai pensato perde valore se non hai contattato la tua anima, ma ti sei limitato a ipotizzare l’esistenza di un’anima. È la stessa differenza che corre fra il parlare d’amore e l’innamorarsi.

Nel fervore neo-spiritualista tutti parlano di voler tornare all’Uno… ma nessuno si preoccupa di risvegliarsi prima, gradualmente. Con approssimazione simile a quella di un “esperto” televisivo, si saltano a piè pari tappe iniziatiche che sono lì da migliaia di anni. Infatti tutti ne parlano ma nessuno ci riesce. Parlare dell’identità con l’Uno non costa nulla, mentre Lavorare su di sé per raggiungere obiettivi più reali costa… eccome. Il Risveglio attraverso l’Attenzione spaventa proprio perché è fattibile e dipende dal nostro impegno. Se a una macchina capita un episodio di Unità con il Tutto prima che questa sia stata risvegliata dall’amorevole, inamovibile Attenzione dell’anima, le conseguenze solitamente sono gravi. Si va dai problemi psichiatrici alle malattie organiche. Nella migliore delle ipotesi uno crede per il resto della sua vita di essersi illuminato e fonda un ashram! Quando – grazie all’applicazione dell’Attenzione – avete sperimentato i primi istanti di Presenza, inevitabilmente vi innamorate di essi. Vi rendete conto che la vita è diversa quando “ci siete” e avete la piena gestione di fisico, emotivo e mentale. Siete il Padrone in casa sua, il Re che si è ristabilito nel suo Regno. È una sensazione di Gioia, Amore e Potere allo stesso tempo. È Ulisse che ritorna a Itaca, è il Conte di Montecristo che evade dalla prigione per riprendersi ciò che gli era stato sottratto. Io non vi parlo di illuminazione – non so cosa sia – o esperienze di Unità con il Tutto. Vi sto parlando di sentirsi anime dentro un corpo e prendere finalmente “possesso di sé”, della propria mente e delle proprie emozioni. Acquisire libero arbitrio, sentirsi un vero Io finalmente dotato di un Cuore e non più una marionetta nelle mani del mondo. Non sto trattando di un’ipotesi, sto parlando sinceramente di ciò che vivo tutto il giorno tutti i giorni. Forse un giorno m’illuminerò anch’io… non lo so. Pare che non si possa fare nulla per giungere alla cosiddetta illuminazione, per cui credo sia inutile pensarci o leggere qualcosa a riguardo. Sicuramente si può fare molto per raggiungere la Pace di cui vi sto parlando. Dopodichè vi assicuro che l’illuminazione non vi ossessionerà più. L’illuminazione diventa un obiettivo quando vivi male. Ma quando gestisci bene l’apparato psicofisico che ti è stato messo a disposizione e sperimenti la serenità di cui è intriso il momento presente, che bisogno hai di cercare l’illuminazione? Eventualmente ti limiti ad accoglierla quando

arriva… ma quasi con fastidio.

Nell’ESSERCI i movimenti divengono precisi, consapevoli, intensi, centrati… anche quando devono essere rapidi per necessità contingenti. Ogni atto possiede equilibrio ed è carico di energia, per cui vi muovete molto meno, parlate molto meno… e pensate molto meno. Quando non è necessario pensare – quasi sempre – la mente si trova in stand-by, disattivata, inerte c’è solo la Pace dell’ESSERCI. C’è solo l’istante che state vivendo; nulla prima e nulla dopo. Siete i Figli del Momento. Mentre qualcuno vi parla, vi riempite di Pace e vi innamorate di lui. Faticate a non mettervi a piangere, perché ne cogliete l’anima oltre la personalità. Ogni suo gesto, ogni espressione e ogni aspetto del suo corpo significano qualcosa di antico. Potete scorgere la storia millenaria della sua anima nel suo sorriso così come nella larghezza dei suoi fianchi! Questo è il segno più sicuro dell’avvenuto Risveglio: la scomparsa del giudizio. Non c’è più nessuno di sbagliato, non vi scagliate più contro il mondo pieni di rancore. Io sono questo e il mio compito è trasmettere questo. Trasmettere che ci si può svegliare dal sogno della macchina a patto che si sia sufficientemente perseveranti. Vi avviso che occorre un po’ più tempo che per imparare un ballo latino-americano o prendere una laurea in medicina. Non si ottiene in un week end. Ve lo comunico perché possiate aggiornare la vostra agenda degli appuntamenti. Io l’ho fortemente voluto e l’ho fatto.Io non sto divulgando più di ciò che ho fatto. Questo è il motivo per cui le persone leggendo i miei libri provano sensazioni di semplicità, linearità, immediatezza, scorrevolezza… che fanno apparire facile e quasi banale ai loro occhi un percorso interiore che di norma viene percepito come astruso e complesso. Ho conosciuto personalmente altri che lo hanno fatto prima di me e altri che lo hanno fatto dopo. I loro nomi non sono famosi perché il loro compito non concerne la divulgazione. Tanti altri si trovano su questa medesima Scala, su gradini diversi, tutti di pari dignità, e osservano miglioramenti in se stessi ogni giorno della loro vita. Siamo felici di stare salendo su questa antichissima Scala, poiché è un onore averne calcato anche solo il primo gradino, il che accade quando si realizza di essere prigionieri… e si comincia a cercare una via di fuga. Io incarno e parlo dell’uomo numero 5 a cui ha accennato anche Gurdjieff nei suoi insegnamenti. Essere numero 5 implica taluni conseguimenti piuttosto bizzarri: una Presenza costante, un Cuore aperto, la capacità di vivere nel momento presente e… conseguenza ultima… l’immortalità dell’anima. È infatti proprio quest’ultima a causare il senso di Pace e Quiete che caratterizza chi si trova in tale stato di coscienza. Non ci può essere Pace per chi ancora si percepisce mortale, al di là del fatto che, sul piano mentale,

sia convinto dell’immortalità dell’anima. Ripeto: pensare all’amore non equivale a innamorarsi.

Se dentro di me si annida ancora il senso della mortalità – provocato dall’identificazione con il guscio meccanico esterno – allora una profonda atavica paura di morire sarà tuttavia in grado di condizionare i miei gesti e le mie parole. Senza Risveglio non c’è assenza della paura di morire, e in presenza della paura di morire non ci può essere libertà di espressione. L’Attenzione adagiata in maniera delicata ma allo stesso tempo inesorabile sulle quotidiane attività della macchina, provoca tre effetti particolari: Primo. L’ESSERCI – ossia la coscienza che osserva – progressivamente si disidentifica dalla macchina stessa. Detto in altre parole, a forza di osservare l’apparato psicofisico, diveniamo qualcosa di diverso dall’apparato psicofisico. Secondo. La macchina viene progressivamente portata nello stato di veglia. Terzo. La macchina con il tempo è costretta a modificare naturalmente quei comportamenti che non sono più funzionali allo stato di veglia. In altre parole, diventiamo diversi. L’Attenzione va portata in maniera particolare sul corpo.Questo fa sì che la mente – o almeno un “centro” ben preciso all’interno di essa (ma non è qui il caso di addentrarsi in particolari di fisiologia occulta) – venga impiegata per il Lavoro di osservazione. Questo tacita la mente e libera il campo, in misura progressivamente sempre maggiore, alla Presenza Volontaria e alle Emozioni Superiori (=l’attività del Cuore, ossia il centro emozionale superiore). Queste due funzioni non possono svilupparsi fino a quando noi in quanto anime restiamo affascinati dal dialogo interno della mente, la “voce nella testa” che ci accompagna tutto il giorno, il flusso del pensiero associativo che ci tiene schiacciati nel nostro sonno. L’Attenzione orientata al proprio corpo sospende il flusso del pensiero associativo – un bazar di preoccupazioni o fantasie – che tiene la coscienza, l’ESSERCI, ancorato alla macchina. L’Attenzione interrompe il segnale che collega anima e personalità e che tiene la prima schiava della seconda. Grazie all’Attenzione l’anima si emancipa dalla macchina biologica. Il corpo rappresenta la via più breve e più sicura, poiché il mentale e l’emozionale ci trascinano tra il passato e il futuro – persi in fantasie, ricordi e proiezioni – ma il corpo no, il corpo è sincero: è sempre QUI ed è sempre ORA. Tornare a lui con l’Attenzione significa tornare al momento presente. È il modo più certo per non perdersi nell’ambiente illusorio del sogno. È il “filo di Arianna” che ci conduce fuori dal labirinto. Ciò che pensiamo è un sogno (alle volte un incubo), ciò che proviamo emozionalmente è un

sogno… ma il corpo è reale e non mente. L’applicazione dell’Attenzione richiede Volontà, la quale si sviluppa attraverso gli esercizi di »ricordo di sé« che illustro nei miei due libri Risveglio e La Porta del Mago. D’altronde l’acquisizione di libero arbitrio pretende lo sviluppo della Vera Volontà nell’essere umano. Non è qualcosa che può essere dato dall’esterno e non accadrà per il solo fatto che una certa percentuale dell’umanità lo avrà raggiunto. Per quanto a qualcuno possa apparire strano – e questo la dice lunga sul suo livello di coscienza – risvegliarsi è differente dall’insegnare a delle scimmie come si sbucciano le patate!Ciò che si ottiene in maniera meccanica non può che essere di natura meccanica. Il libero arbitrio non è meccanico e può essere ottenuto solo per mezzo di sforzi volontari e protratti.

Unicamente una dura Disciplina – paragonabile a un addestramento di arti marziali – mi ha permesso di distogliere il mio sguardo meccanico da pensieri ed emozioni, ai quali avevo sempre concesso un’importanza spropositata, per incanalarla nell’osservazione delle attività motorie della mia macchina. Questa Disciplina da monaco-guerriero mi ha portato a separare i miei processi mentali da ciò che io sono veramente… risvegliandomi. È stata dura come allenarsi per partecipare alle Olimpiadi, in quegli anni ho rinunciato a tante cose, ma ricordo quel periodo come il più bello e il più avventuroso della mia vita. Sia l’interno che l’esterno faranno di tutto per tenerci nel sonno. Le preoccupazioni, le ansie, i progetti, le fantasie, le speranze… i malesseri e i benesseri interiori… remeranno ogni giorno contro i nostri sforzi per svegliarci, distraendoci. Le persone intorno a noi, i rumori, i colori, gli slogan, i pericoli e le attrazioni, il sedere di un bell’uomo o di una bella donna… faranno di tutto per distogliere la nostra Attenzione – l’unica arma in nostro possesso – dalla macchina biologica. Sarà come passeggiare dentro un luna park affollato, mentre mentalmente proviamo a risolvere un’equazione. La macchina esegue un vasto numero di movimenti che sono fuori dal nostro controllo. Si gratta, tamburella, si sposta, si morde la lingua, si tocca… mentre guida, mentre cammina, mentre parla, anche mentre tiene conferenze sul Risveglio, sulla spiritualità, sull’identità con l’Uno. [Assistere a un relatore che parlava con veemenza di risveglio al suo pubblico, mentre periodicamente,

obbedendo a una meccanicità profonda, la sua mano andava con gesti inconsapevoli a strizzare ora la zona genitale ora la zona dei glutei... è stato per me esilarante, e mi ha fatto capire fino a che punto in questo periodo storico il bisogno di ottenere delle risposte da parte delle persone stia ormai rasentando la disperazione.] Guidare con uno sforzo volontario l’Attenzione sulle molteplici attività dell’apparato psicofisico ci consente di conoscerlo. Ci permette di far emergere a livello cosciente ciò che prima restava inconsapevole. Osservare in diretta – proprio mentre sta accadendo – cosa succede alla nostra macchina quando è in imbarazzo, quando è arrabbiata o si sente impotente, risulta essere un esercizio di importanza capitale! Mentre passeggiamo, parliamo, guidiamo, prendiamo il caffè… ricordiamoci di osservare consapevolmente come si muove il nostro corpo. Adagiamo l’Attenzione su quello splendido apparato che ci è stato messo a disposizione dalla vita. All’inizio e per un lungo periodo di tempo basterebbe portare avanti con giusta Disciplina e sufficiente Forza di Volontà questa attività di osservazione per ottenere risultati straordinari in termini di risveglio della macchina. Vi assicuro che funziona, non perché mi rifaccio a una scuola tradizionale o perché me lo hanno suggerito dei maestri, ma per il semplice motivo che io l’ho sperimentato sulla mia pelle e ha funzionato… e oggi sono un’anima immortale, un Figlio del Momento. Io sono la prova vivente che applicandosi si può ottenere il Risveglio. Ma quanti oggi sono capaci di addestrarsi tutti i giorni tutto il giorno, come antichi praticanti di Arti Marziali?

Come si muovono le nostre mani? Qual è l’espressione del volto? Quali posture assume la macchina per manifestare quell’emozione? I muscoli della spalle sono contratti? Sentiamo caldo al plesso solare, o nel volto, o un senso di oppressione al centro del petto? Provate, per esempio, prima a portare l’Attenzione e poi a rilassare i muscoli del corpo nel bel mezzo di un’arrabbiatura, a cominciare da quelli del viso. Questo vi costringerà a essere presenti. Quali muscoli stiamo contraendo inutilmente mentre facciamo l’amore? Perché teniamo la fronte aggrottata alla stregua di un ominide primitivo che sta sfruttando l’ultima occasione possibile per riprodursi? Questo genere di osservazione dovrebbe rappresentare la prassi nello studio delle Arti Marziali. Le Arti Marziali, come suggerisce l’espressione stessa, dovrebbero forgiare guerrieri e guerriere, non solo di nome ma anche di fatto: individui che governano la loro macchina, sanno vivere nel Momento e hanno sviluppato un Cuore aperto. Ma so che ciò non accade, se non in alcune rare scuole tenute da individui che stanno essi stessi svolgendo un lavoro di Risveglio. Salvatore Brizzi NON DUCOR DUCO (non vengo condotto, conduco)

Questo documento fa parte di una serie di pdf che sto creando come completamento e approfondimento degli argomenti trattati nel mio ultimo libro Risvegliare la macchina biologica Umana per utilizzarla come strumento magico, anche in risposta alle tante domande che mi sono giunte dai lettori del libro. Lo scopo di questo piccolo libro e’ farvi tornare costantemente al Centro… che lo vogliate o meno! Il testo è acquistabile a questi due link: Risvegliare la macchina biologica Il Giardino dei Libri Risvegliare la macchina biologica Macrolibrarsi

Salvatore Brizzi partendo dallo studio dei metodi di trasmutazione alchemica delle emozioni, si occupa di trasmettere attraverso la sua attività di scrittore e conferenziere i principi della creazione della propria realtà, affinché l'individuo non continui a idolatrare il Mondo come un dio onnipotente al di fuori di sé. Si ispira alla figura del monaco-guerriero per educare l'essere umano a divenire un vero leader, il Re del suo Regno, in qualunque attività decida di intraprendere. E' un esperto di Alchimia trasformativa e tiene corsi e seminari in diverse città. Salvatore Brizzi intende l'Alchimia come un'Arte e una Via che portano alla trasformazione psicologica degli individui. Molto apprezzato come divulgatore in quanto capace di esprimersi in maniera chiara e accessibile a tutti, in passato è stato direttore editoriale della rivista esoterica "Antipodi" e ha fondato a Torino una casa editrice, la Antipodi Edizioni, il cui obiettivo principe è proprio la diffusione di antichi insegnamenti atti a facilitare l'evoluzione interiore dell'essere umano. La sua formazione comprende: la Quarta Via di Gurdjieff, le opere di Alice Bailey e H.P. Blavatsky, l’Agni Yoga, l'applicazione dei Vangeli.

PS: Puoi condividere e distribuire questo testo liberamente con chi vuoi!


Re Interiore: L'ATTENZIONE E' LA PORTA D' ORO

mercoledì 20 giugno 2012

Svenditalia


Marco Cedolin

Il "grande usuraio", parafrasando Stefano Benni un poco più sboccato nei suoi Celestini, sembra ormai essere in procinto di pensare alle cose serie. Dopo la valanga di nuove tasse (che con l'acuirsi della recessione non renderanno granché), dopo l'eliminazione delle pensioni per le generazioni future, che comunque saranno costrette a pagare sempre più Inps, dopo avere posto le basi per un mercato del lavoro dove esisterà solo più la parola "uscita", inizia il periodo delle grandi svendite. Saldi fuori stagione che costituivano il motivo primo dell'insediamento a Palazzo Chigi di un banchiere di Goldman Sachs che nessuno aveva votato, ma Napolitano si era premurato di nominare senatore a vita, per una serie di meriti che si perdono nell'imponderabile....

Ma quali saranno i beni pubblici oggetto della "svendita per cessazione di attività" che presto andranno sul mercato, per la felicità di banchieri e faccendieri senza scrupoli? Sostanzialmente, stando alle parole di Mario Monti, tutti i beni pubblici in attivo (gli unici appetibili), mentre le passività continueranno a rimanere appannaggio della contabilità dello stato, per contribuire all'incremento del debito pubblico, con lo spauracchio del quale da tempo immemorabile si menano per il naso i cittadini.
Nelle vetrine dei saldi andranno perciò le ultime grandi imprese statali, come ENI e Finmeccanica, ma anche le multiutility e le municipalizzate che gestiscono i servizi al cittadino, come Hera, Acea, A2A, partendo dai colossi, fino ad arrivare agli enti più piccoli che operano a livello comunale.
Uno schiaffo in faccia di violenza inusitata a tutti coloro che in varia misura auspicano ad un qualche recupero della sovranità nazionale, ma pure ai milioni di cittadini che si recarono a votare il referendum sull'acqua pubblica, invitati a farlo anche da quegli stessi partiti che oggi sostengono Monti e il suo programma svenditalia. Ai privati non andrà insomma solo la gestione dell'acqua, ma anche tutto il resto delle vettovaglie che si trovano sulla tavola. Dall'energia alla gestione dei rifiuti, dalle industrie di armi allo sfruttamento del suolo e del sottosuolo, dalla gestione del territorio a quella dei servizi, passando attraverso qualsiasi attività pubblica che renda quattrini.
E dove andranno a finire i ricavati di questa ciclopica operazione di svendita dell'Italia a prezzi da saldo? Ma naturalmente nel decreto sviluppo tanto caro a Corrado Passera, che ha già deciso di destinare almeno 100 miliardi di euro alla cementificazione del Belpaese.
Compiuto il delitto, una colata di cemento sistemerà tutto, nella migliore tradizione della pratica mafiosa.
IL CORROSIVO di marco cedolin: Svenditalia

venerdì 15 giugno 2012

Ombelico e Coraggio

Una situazione di paura viene sentita prima di tutto nel centro nell'ombelico. Pertanto, più lasci perdere le tue paure e più quel centro si risana; e più pratichi il coraggio, più quel centro si sviluppa. Più cresce in te il coraggio, più si risana e si rafforza il tuo centro nell'ombelico, e il tuo contatto con la vita si approfondisce. Ecco perché i grandi meditatori in tutto il mondo hanno sempre considerato il coraggio come una virtù essenziale nel ricercatore; il coraggio non ha nessun altro significato, il suo significato è solo questo: restituire al centro nell'ombelico tutta la sua vitalità; il coraggio è solo uno strumento per favorire lo sviluppo del centro nell'ombelico. osho

giovedì 14 giugno 2012

Semi di albicocca

Semi di albicocca contro i tumori

Fonte:TUTTOUNO

Regala un semino di mela e di altra frutta a tutte le persone che conosci, spiegando loro che TUTTI i semi di frutta contengono la vitamina B 17 la vitamina che cura anche il cancro - quindi ricordatevi di mangiare i semi della frutta !

Pubblico rapidamente una notizia molto interessante. Dietro questa storia ci sono anni di riuscite, sacrifici e battaglie di un onesto medico americano.
Questo medico è stato perseguitato per decenni dalle case farmaceutiche.
E' una storia di mafia della medicina, dietro la quale vi sono interessi di potenti fra cui ritroviamo il nostro grande "benefattore" dell'umanità Rockefeller, i nazisti e tutta la loro combriccola.
Una storia che cercherò di raccontarvi prima possibile.

Il LAETRILE, ovvero il misterioso caso della Vitamina B 17 nella cura del cancro.

Quando si sente che un grande personaggio ha vinto la sua battaglia contro il cancro, una domanda mi torna angustiante: ma, visto lo stato nel quale la chemio e/o radio terapia riducono il povero ammalato, questi “vincitori del cancro” si saranno curati anche loro con le stesse cure alle quali siamo destinati noi, invece, comuni mortali?

Ciò premesso.
Il Leatrile o vitamina B 17 purificata, ha una storia di un paio di secoli. Sostanzialmente ed in estrema sintesi, è il principio attivo amarognolo che si trova nei semi della frutta: la mandorla amara dei semi di albicocche, pesche, ciliegie ecc.
Chiunque può apprendere questa storia girando per la Rete. Meglio se conosce un po’ di chimica. Ma vale la pena di perdere tempo per conoscere questa storia “infinita”?
Direi di si, a mio modestissimo avviso. Ne vale sicuramente la pena: è un buon investimento di tempo.
Una delle maggiori preoccupazioni della ricerca ortodossa anticancro, a quanto mi pare, è quella di discriminare le cellule malate dalle cellule sane: in mancanza di questa discriminazione si fa terra bruciata con la chemio che, distruggendo tutto, colpisce anche quelle malate. E’ come buttare il bambino con l’acqua sporca.
Fortunatamente c’è Madre Natura.
Questa ha un efficacissimo sistema discriminatorio delle cellule cancerose, invece.
Funziona nella seguente maniera:
Si è notato che le SOLE cellule malate sono ricchissime dell’enzima glucosidase. Orbene, assumendo la Vitamina B 17 o Laetrile, questa vitamina, ESCLUSIVAMENTE in presenza di questo enzima ed in VIRTU’ dello STESSO, reagisce sprigionando cianuro il quale distrugge le cellule malate contenenti il glucosidase mentre, le cellule sane, non avendo questo enzima non vengono attaccate perché non avviene nessuna reazione di scissione da laetrile a cianuro.
Quando aggiungiamo laetrile ad una coltura di cancro al microscopio, premesso che sia presente anche l’enzima glucosidase, possiamo osservare le cellule cancerose che muoiono come mosche”. (Dott. Dean Burk, cofondatore del Cytochemistry Department del National Cancer Institute - cit. da Nexus n° 45 - 2003).
In realtà la Vitamina B 17 era già in uso nella Russia zarista per curare il cancro mentre si era notato che le popolazioni con alimentazione ricca di questa vitamina non erano soggette allo stesso.
Ma il vero problema non è, a mio modesto avviso, l’efficacia o meno del Laetrile o Vitamina B 17 che dir si voglia. In ultima analisi questa molecola si potrebbe sempre testare (ma è già stato fatto), per verificarne o meno l’effettiva efficacia. Così come si potrebbero testare gli altri approcci alla lotta al cancro basati su molecole naturali. Finalmente si potrebbero comparare con la ufficiale chemio e vedere chi è più valida. Si scoprirebbe, perché no, che il re è nudo, chissà. Perché non provare?
Ed è qui il problema. La chemioterapia è un affare colossale e non c’è affatto intenzione ed interesse a ricercare terapie alternative e meno invadenti che hanno il “difetto” di non essere brevettabili. Perché mai grandi multinazionali del farmaco dovrebbero spendere intere fortune per ricercare sul nocciolo di albicocca non brevettabile e quindi, a disposizione di tutti? Non è più logico che sperimentino su molecole artificiali ma, brevettabili? Il brevetto equivale a guadagni stellari. Ne consegue che, i princìpi medicamentosi che la Natura ci offre sono abbandonati a favore dei princìpi chimici artificiali ma brevettabili.
Ed ecco che questo è un eclatante caso di mancanza dello Stato. Una ricerca medica statale dovrebbe essere obbiettiva e non tendere al profitto.
E qui viene da pensare ai vari Poggiolini, De Lorenzo, al sangue infetto, alle vaccinazioni obbligatorie, al feroce boicottaggio attuato nei confronti del dott. Di Bella, al terrorismo sulle SARS, ai vaccini stagionali, vaccini contro mucche pazze, pecore pazze, maiali pazzi, galline pazze ecc. ecc., ai sedativi dati ai bambini. Siamo lontani. Altro che se si fanno sfilare l’osso di bocca dai semini di albicocca di Madre Natura, dalla vitamina C e dalla B 17!!!
In parallelo la televisione nazionale, eppure prende il canone, dovrebbe dare una informazione scientifica obbiettiva. Ed anche qui siamo lontani. I programmi “ufficiali” di divulgazione scientifica, diciamo così, sono totalmante e vilmente proni alla ortodossia scientifica: si, d’accordo, su cose già acclarate si perdono in dettagli ed effetti speciali e scenografici ma, quando si tratta di affrontare questioni dibattute, controverse, non c’è spazio per un minimo di contradittorio sicchè diventano una banale divulgazione parascientifica. E’ questa la minestra che ci passa la RAI nazionale. Del resto chi ha il coraggio di mettersi contro potentati economici, multinazionali del farmaco?
E’ la guerra, impari dirò, tra farmaco chimico brevettabile e farmaco naturale non brevettabile.
Come diceva qualcuno, il nostro corpo è una poderosa macchina da soldi per l’industria farmaceutica.
A noi, comuni mortali, la chemio è servita.
E così sia.
Parole per la ricerca: Amigdalina; Vitamina B 17; Vitamina C; Laetrile.
Aggiornamento a quanto scritto:
La scienza e la ricerca devono essere studiate nel contesto di tutte le parti interessate che vi sono coinvolte. Bisogna porsi domande che mirino a determinare il peso relativo dei vari alleati nel processo di creazione dei fatti, quali i finanziatori, le aziende, il Ministero dell’Interno, le professioni e gli altri scienziati. Nell’analisi dei dibattiti scientifici, ci si dovrebbe sempre chiedere quali interessi sociali, istituzionali, politici e filosofici si trovano dietro ad asserzioni che spesso appaiono neutre e tecniche. (Manuale di metodologia della ricerca, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Università di Manchester)
“………l'amigdalina non è una vitamina ma una sostanza derivata dallo zucchero che, in seguito alla sua degradazione ad opera degli enzimi digestivi, sviluppa cianuro. La potenziale attività antitumorale dell’amigdalina è stata suggerita da una presunta azione tossica nei confronti delle cellule neoplastiche: queste conterrebbero un enzima che scinde l’amigdalina producendo la formazione di cianuro, a sua volta letale per le stesse cellule tumorali. Tuttavia l’efficacia clinica dell’amigdalina come farmaco antitumorale, nonostante i ripetuti studi iniziati negli anni ‘60, non è stata dimostrata. Uno studio clinico che ha ben evidenziato l'inutilità e la pericolosità di questo trattamento è stato pubblicato nel 1982 sul The New England Journal of Medicine. Gli autori affermano "Nessun beneficio è stato osservato in termini di cura, miglioramento o stabilizzazione del tumore o dei sintomi o prolungamento della vita. I rischi della terapia con amigdalina sono stati evidenziati in molti pazienti con sintomi di tossicità da cianuro o con livelli ematici di cianuro vicini all'intervallo letale”. (Veronesi 25-05-2007)
"La grande industria farmaceutica in generale è impegnata nella deliberata seduzione della professione medica a livello mondiale, nazione dopo nazione. Sta spendendo una fortuna per influenzare, assoldare e acquistare il giudizio accademico, al punto che nel giro di qualche anno, se essa continuerà indisturbata nel suo attuale e felice cammino, sarà difficile trovare un’opinione medica che non sia stata comprata." (The Nation, New York, intervista a John Le Carrè del 9 aprile 2001)
"Non fatevi fuorviare dalle autorità mediche o dai politici. Scoprite i fatti e decidete per conto vostro come vivere una vita felice e lavorare per un mondo migliore." (Il due volte Nobel, 1 per la Pace, Linus Pauling, fondatore della chimica moderna)
(da "Fort il cannocchiale")

http://palermo.repubblica.it/notizie-dal-web/dettaglio/Il-LAETRILE-ovvero-il-misterioso-caso-della-Vitamina-B-17-nella-cura-del-cancro/30062295

venerdì 8 giugno 2012

Cassazione, la marijuana si può coltivare in giard...

Marijuana spl 

Marijuana splFoto LaPresse
Da oggi chi possiede una piantina di cannabis sul terrazzo di casa non avrà problemi con la legge. Lo ha stabilito la Cassazione secondo la quale la coltivazione di una sola pianta di marijuana “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”. Il pronunciamento della Suprema Corte è arrivato in seguito al ricorso del procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro che aveva protestato per l’assoluzione di un ragazzo di 23 anni sorpreso con una piantina di Maria sul balcone della sua abitazione a Scalea (Cosenza).
Proprio per il fatto che si trattava di una sola piantina, quindi chiamando in causa la “modestia dell’attività posta in essere emerge da circostanze oggettive di fatto, come in questo caso la coltivazione di una piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di mg 16, il comportamento dell’imputato deve essere ritenuto del tutto inoffensivo e non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario”. In altre parole i supremi giudici – in base alla sentenza 25674 – hanno chiamato in causa l’assenza di pericolosità del gesto, che è quindi da non sanzionare penalmente, come invece specificherebbe il legislatore in caso di coltivazione di sostanze stupefacenti.

Una decisione senza precedenti, che creerà un importante precedente nella giurisprudenza e che, sicuramente, accenderà un focolaio di polemiche non da meno. Da anni si cerca di trovare la soluzione più giusta nei confronti del “problema droga” e con questa sentenza i giudici sembrano voler soverchiare le rigide norme in materia di cannabis et simili. Del resto come non considerare il fatto che forse i benefici sociali che si ricavano dalla proibizione di canapa non compensano adeguatamente i costi che la collettività paga, collocando “fuori dalla legge” il comportamento di intere fasce giovanili. Cosa che li allontana ancor di più dalle istituzioni.
nocensura.com: Cassazione, la marijuana si può coltivare in giard...

giovedì 7 giugno 2012

Osho..."oltre"

 
 Nella vita esiste ben più di ciò che appare ai nostri occhi, al nostro tatto, alla comprensione della nostra mente.

Sentirlo è di per sé liberazione da tutte le schiavitù che condizionano la nostra esistenza, gravandola di pesi che rendono impossibile qualsiasi volo nel cielo limpido della consapevolezza.


Osho
eliotropo: Osho..."oltre"

martedì 5 giugno 2012

Meditazione Nadabrahma




Osho Meditazione Nadabrahma TM
La meditazione Nadabrahma dura un'ora ed è divisa in tre stadi. È una tecnica di meditazione da seduti, in cui il suono 'mmmm' e i movimenti delle mani creano un equilibrio interiore, un'armonia tra corpo e mente. Può essere fatta in qualunque momento della giornata, meglio se a stomaco vuoto e rimanendo inattivi per almeno quindici minuti dopo la fine.

“Quindi nella Nadabrahma ricorda questo: lascia che corpo e mente siano totalmente uniti, ma tu ricordati di essere un testimone, un osservatore. Allontanati da loro, lentamente e facilmente, senza lotta o conflitto, come se uscissi dalla porta sul retro. Loro vengono nutriti, tu esci e guarda dall'esterno....” Osho



Primo stadio: 30 minuti

Siedi in posizione rilassata a occhi chiusi. A bocca chiusa, inizia a fare il suono 'mmmmm', abbastanza forte da poter essere sentito dagli altri, se stai facendo la meditazione con altre persone. Questo creerà una vibrazione nel corpo. Puoi anche visualizzare un bambù cavo o un altro contenitore colmo solo della vibrazione del suono che stai facendo. Arriverà un punto in cui il suono continua da solo e tu diventi l'ascoltatore. Non c'è bisogno di respirare in modo particolare, e puoi cambiare l'altezza del suono e muovere il corpo dolcemente e con lentezza, se senti di farlo.





Secondo stadio: 15 minuti

Questo stadio è diviso in due parti di sette e minuti e mezzo ciascuna. Nella prima parte muovi le mani, con i palmi all'insu, in un movimento circolare verso l'esterno. Inizia all'ombelico e muovi entrambe le mani in avanti per poi dividerle creando due grandi cerchi speculari a destra e a sinistra. Il movimento dovrebbe essere così lento che a volte può sembrare che le mani siano ferme. Senti che stai dando energia all'universo. Dopo sette minuti e mezzo, la musica cambia e tu giri le mani con i palmi all'ingiù, e inizi a muoverle nella direzione opposta. Ora le mani si avvicineranno l'una all'altra all'ombelico e si divideranno andando all'esterno verso i lati del corpo. Senti che stai assorbendo energia. Come nel primo stadio, non bloccare gli eventuali movimenti lenti e dolci del resto del corpo.





Terzo stadio: 15 minuti

Rimani seduto assolutamente silenzioso e tranquillo.